Whistleblowing

obbligo per tutte le aziende con oltre 50 dipendenti

Il D.Lgs. n. 24/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 marzo 2023,  rende obbligatorio un protocollo c.d. “Whistleblowing” interno per la comunicazione di illeciti ed atti che ledano gli interessi pubblici, rendendo obbligatorio un canale di trasmissione che tuteli la riservatezza del segnalante.
Sono obbligati ad attivare e gestire un canale di segnalazione interna i soggetti del settore privato che abbiano impiegato nell’ultimo anno la media di almeno 50 lavoratori subordinati (con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato).
Sono inoltre obbligati i soggetti del settore privato che operino in determinati e specifici settori e siano soggetti all’applicazione delle leggi e dei regolamenti elencati nelle parti I.B e II dell’allegato al Decreto (relativi a servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo; sicurezza dei trasporti; tutela dell’ambiente)  e che abbiano già adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. n. 231/2001.
Potranno quindi formare oggetto di segnalazione “tutelata” le seguenti tipologie di violazioni:

  • illeciti relativi all’applicazione degli atti nazionali e dell’UE elencati nell’allegato al decreto nonché degli atti nazionali di attuazione degli atti dell’UE elencati nell’allegato alla Direttiva 2019/1937 in materia di appalti pubblici, servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, sicurezza e conformità dei prodotti, sicurezza dei trasporti; tutela dell’ambiente, radioprotezione e sicurezza nucleare, sicurezza degli alimenti e dei mangimi e salute e benessere degli animali, salute pubblica, protezione dei consumatori, tutela della vita privata e protezione dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi;
  • atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea;
  • atti od omissioni riguardanti il mercato interno (comprese le violazioni in materia di concorrenza e di aiuti di Stato e quelle in materia di imposta sulle società)
  • atti o comportamenti che, pur non integrando un illecito, vanificano l’oggetto e le finalità delle leggi e dei regolamenti elencati nell’allegato nonché di quelli a tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea e che regolano il mercato interno;
  • condotte illecite ai sensi del d.lgs. n. 231/2001 e violazioni dei modelli di organizzazione, gestione e controllo adottati ai sensi dello stesso.

Le disposizioni del d.lgs. n. 24/2023 hanno effetto:

 

  • per i soggetti del settore privato che nell’ultimo anno abbiano impiegato una media di lavoratori subordinati (con contratti a tempo indeterminato o determinati) non superiore a 249, a decorrere dal17 dicembre 2023;
  • per tutti gli altri soggetti del settore privato, con numero dipendenti superiori a 249, dal 15 luglio 2023.

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